Cavalleria

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È una battaglia persa.

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È inutile insistere a far conoscere per bene questo mondo di Giostre che noi in 15 anni abbiamo cercato anno dopo anno di diffondere al grande pubblico. Se qualcuno si è staccato da noi in questi anni è perché come abbiamo visto, ha preferito essere più libero di muoversi preferendo magari non impegnarsi a preparare i cavalli, tanto poi in qualche modo si farà e la responsabilità è degli organizzatori, prendere armature dalla cantina senza badare se l’elmo è del XIV secolo messo su pezzi fantasy tanto nessuno ci capisce un fico secco, indossare stivali moderni sotto l’armatura, tanto chi li vede? Improvvisare regole durante la gara… tanto chi le conosce le regole ed a noi cosa importa delle regole? E se poi non si vede neanche uno scontro con cavalli che scartano e che nessuno o quasi si colpisce cosa importa? Non è stato bello lo stesso…?

Lo capisco. Capisco perfettamente lo sbraco senza il sottoscritto che coordina, dirige, disciplina. Che rottura di cacchio il Cinquegrana! Ora si… possiamo fare la #braciataebirratraamicitantochecenefotte.

Ebbene è comprensibile come dicevo perché dobbiamo criticare o giudicare?

E ve lo dico io il perché.

Perché questo non è uno show e che se anche lo fosse, come ne esistono tanti in numerose manifestazioni pubbliche, questo show viene fatto da professionisti dello spettacolo. Questa è un’Arte Marziale con uso di armi e di cavalli che vanno sempre e dico SEMPRE rispettati. È una disciplina che noi da 15 anni abbiamo cercato di regolamentare in sicurezza ed un qualsiasi incidente di “altri” potrebbe compromettere il lavoro meticoloso di chi ha impostato la cosa con grande professionalità. È rievocazione storica che con tutti i limiti del caso ed il miglioramento che tutti sono chiamati a realizzare è comunque una diffusione di Storia, di spaccati di vita che devono essere rappresentati nel migliore dei modi nel rispetto degli organizzatori e degli spettatori. Voi avete il diritto di fare ciò che volete ma NOI abbiamo il diritto di informare cosa è stato fatto e come è stato fatto per tutelare NOI e tutto il settore.

Mi dispiace ma come Responsabile Nazionale di disciplina non mi giro più dall’altra parte. Poi separeremo come dovuto ciò che è folclore da ciò che è rievocazione. Questo NOI lo possiamo fare senza offendere nessuno. E se qualcuno si ritiene offeso dai miei interventi si confronti pubblicamente con me senza alcun problema.

Io son o sempre qui.

SEMPRE.

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