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ARMI & BAGAGLI 2023

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Anche quest’anno ci ha dato soddisfazione. Per il secondo anno consecutivo la nostra associazione si è presentata al pubblico della fiera promuovendo le attività 2023. Moltissimi i contatti avuti e le collaborazioni con altre Associazioni presenti sia in ambito rinascimentale che romano.
Siamo felici che il nostro lavoro sia stato riconosciuto specialmente in merito al XV secolo dove gli investimenti per le attrezzature negli ultimi due anni sono stati più precisi e puntuali.
Alcuni amici dall’estero ci hanno invitato ad alcuni eventi di cui stiamo valutando e ne andiamo veramente fieri.
Un ringraziamento speciale a tutti coloro i quali sono venuti a salutarci ed a complimentarsi con noi.

Ci si vedrà l’anno prossimo anche con la sezione ROMANA !!!

STUDI & APPROFONDIMENTI

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IPOTESI DI RICOSTRUIONE STORICA

Premessa:
La Classis Misenensis fu fondata da Augusto nel 27 a.C. Avente come scopo la protezione e perlustrazione navale del mediterraneo oltre al supporto logistico ed agli spostamenti dell’Imperatore. Era di stanza a Miseno (Napoli) poteva contenere nel suo bacino circa 250 navi. Nella zona del Militum Schola (Miliscola) si addestravano i Classarii rendendo la compagine della Classis Misenensis la più grande organizzazione navale di tutti i tempi.
Vegezio nella sua Epitoma Rei Militaris evidenzia l’uso del colore blu o celeste sia per la colorazione delle navi che per il singolo vestiario dei Classarii per una più precisa mimetizzazione in mare.

Approfondimenti e precisazioni:

L’imperatore Nerone, presumibilmente nel 68 d.C., prelevò 5.000 Classarii da Miseno per trasformarli in Legionari in quanto ritenuti più utili come ausiliari per la protezioni dei confini ad est dell’Impero. Il bacino del Mediterraneo era oramai considerato un grande lago dominato in tutti i suoi confini dall’Impero romano. Si forma così la I Legio Adiutrix.
Vespasiano farà lo stesso successivamente prelevando Classari da Ravenna per costituire la II Legio Adiutrix.
La I Legio Adiutrix fu utilizzata in molteplici campagne terrestri come la Guerra Civile del 68/69 d.C., rivolta batava del 70, campagne daciche di Domiziano (85/89), etc. etc. Ma non si menzionano utilizzi navali in quanto la I Legio diventa a tutti gli effetti una Legione terrestre. Le fasi successive dell’arruolamento della I Legio dopo il primo prelevamento da Miseno, aveva la stessa dinamica di tutti gli arruolamenti delle altre Legioni. In pratica non avevano più alcun legame né con Miseno, né con la Marina Militare.

Evidenze e conclusioni:
– La Marina Militare di Miseno aveva vita a sé e non aveva più alcun legame con la I Legio Adiutrix
– La I Legio Adiutrix era una legione terrestre
– La I Legio Adiutrix non aveva come caratterizzazione il colore Blu o Celeste, come invece aveva la Classis Misenensis

In attesa di ulteriori confronti o approfondimenti che possano dare maggiori dati alla nostra tesi rimaniamo con queste conclusioni.

La Compagnia dell’Aquila Bianca sta cercando di ricostruire la CLASSIS MISENENSIS di Miseno con didattica ed approfondimenti sul sistema navale ed attrezzature della stessa.

Roberto Martusciello Cinquegrana

Aquila… romana !!!

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Ebbene si… il prossimo fine settimana saremo impegnati come compagnia al nostro primo evento di ricostruzione storica romana ad Otricoli. Saremo presenti rappresentando la Cavalleria Romana del I Sec. d.C. ed esposizione di Selle, finimenti ed armature che saranno usate nel contesto della Marina Militare di Miseno sempre dello stesso periodo.
E’ nostra intenzione reclutare giovani volenterosi per ricostruire questo importante spaccato di vita militare romana.

Collaborazione con le GALLERIE degli UFFIZI

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Ancora una collaborazione con le Gallerie degli Uffizi da parte della nostra Compagnia per il progetto “Terre degli Uffizi“. Onorati di servire uno dei Musei più importanti al mondo!
Godetevelo tutto… il nostro Capitano è proprio all’inizio del documentario.

ARMI & BAGAGLI – Epilogo e considerazioni

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Torniamo stanchi ma molto soddisfatti dalla nostra ultima esperienza. Eravamo molto scettici sugli esiti concreti di promozione delle nostre attività ma ci siamo dovuti ricredere. La cosa che mi ha particolarmente colpito è la vicinanza di amici rievocatori, vecchi e nuovi, che ci hanno riconosciuto l’umile primato di aver iniziato e proseguito in Italia l’inserimento di una delle discipline più complesse nell’ambiente della rievocazione: La Giostra in Armatura. Queste considerazioni ci hanno riempito di gioia in un momento molto delicato della nostra compagnia trovatasi ad affrontare una maturazione spontanea delle nostre attività. Il piacere di confrontarsi, di discutere e ricordare con vecchi amici le esperienze passate e quelle a venire è stato impagabile. Due giorni volati via velocemente che ci hanno confermato che il nostro cammino è quello giusto, quello sincero, quello appunto maturo. Un lavoro di squadra importante tra chi ha contribuito in Fiera e da casa come Aquile a questa grande iniziativa che senz’altro ripeteremo anche l’anno prossimo. Non sono mancati ingaggi, nuovi eventi, richieste di Stage e nuovi Soci !!! Cosa richiedere di più??? Voglio quindi ringraziare l’Ente Fiera, il grande amico Giuseppe Pugliese, tutti gli amici fornitori e rievocatori che si sono disturbati a visitarci ed a condividere con noi questi due giorni di gioia rievocativa. Un ringraziamento importante alle mie Aquile che coese hanno saputo dimostrare professionalità e preparazione anche nei momenti meno felici o per meglio dire imbarazzanti.

E chest’è !!!

ARMI & BAGAGLI 2022

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Abbiamo il piacere di comunicare che la Compagnia dell’Aquila Bianca sarà presente con la propria Accademia Nazionale di Equitazione Storica alla prossima edizione del 19 e 20 Marzo 2022 di Armi & Bagagli a Piacenza.

Saremo lieti di presentare i nostri progetti ed attività!

L’Armatura di Vincenzo Luigi di Capua

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Siamo quasi oramai a lavoro ultimato per la riproduzione di una prestigiosa Armatura della metà del XVI Secolo realizzata in collaborazione di un Team di esperti. Roberto Cinquegrana prende l’incarico di organizzare e gestire il progetto avviando preventivamente ricerche ed approfondimenti sull’Armatura. Sceglie quindi i migliori Artigiani italiani per la realizzazione dell’opera individuandoli nel Maestro Matteo Riccardi per la forgiatura dell’Armatura e nella lavorazione delle incisioni nel M° Jacopo Matricciani di Spada Nera con l’intervento di Selva Armorum e Alessio Casolaro che materialmente intervengono per le suddette incisioni. Un lavoro, lungo, complesso che ci ha portato più volte a razionalizzare l’obiettivo. Ma siamo quasi in diruttura di arrivo con la pianificazione dell’inaugurazione dell’opera al suo paese di origine. Ma vediamo di conoscerne la storia.

E’ ricomparsa a New York presso il Met nella “Fifth Avenue in gallery 371 of The Metropolitan Museum” la corazza, proveniente dal castello inglese di Warwick appartenuta a Vincenzo Luigi De Capua, gran conte di Altavilla e di cui il sindaco Vanni ne vuole la restituzione.

L’amministrazione comunale, si è attivata con una delibera di giunta in cui fa istanza al Comitato per il recupero e la restituzione dei beni culturali, istituito con DM il 23 gennaio 2017, per il tramite del Ministero dei Beni Culturali, al fine di verificare le modalità con le quali «l’armatura in acciaio, oro, pelle e lega di rame appartenuta a Vincenzo Luigi de Capua e realizzata da Pompeo della Cesa (presumibilmente nella metà del XVI secolo), famoso armoraro milanese, pervenuta nella disponibilità del predetto Museo e la possibilità di farla ritornare nel suo luogo di provenienza specificamente nella dimora della famiglia De Capua di Altavilla Irpina abitata dal predetto feudatario».

Il conte Vincenzo Luigi de Capua contribuì ad abbellire il palazzo di famiglia ad Altavilla con opere che terminarono solo con Bartolomeo IV (1695) e che richiamarono in paese secondo lo storico Giordano «architetti, artisti rinomati, artefici di vaglia ed operai che uniti a figure locali instillarono nell’animo dei buoni cittadini i sensi del vivere civile snebbiandone le menti preparandole a nuovi e più elevati ideali».
(fonte: https://www.giornaledellirpinia.it/larmatura-del-gran-conte-di-altavilla-ritrovata-a-new-york/)

EQUITAZIONE STORICA ITALIANA

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EQUITAZIONE STORICA ITALIANA

Gli sviluppi della nostra Accademia, sull’eredità del Dipartimento di Equitazione Storica, si è consolidata nel 2022 con l’ampliamento dell’offerta formativa nella disciplina. Quest’ultima non è caratterizzata solo dall’aspetto competitivo o sportivo ma è impregnata di tutti quegli elementi storici e culturali da cui è stata concepita.

In Italia attualmente è l’unica realtà che si occupa con dedizione ed esperienza a questo settore vantando moltissimi anni di operatività.

Siamo giunti quindi consapevoli di voler affrontare un cammino indipendente con una forte politica selettiva e con l’obiettivo di far conoscere la Storia dell’Equitazione militare.

Chi ne fosse interessato stiamo costruendo in tutta Italia la rete di Professionisti, Istruttori ed addetti al settore per coprire tutta la penisola.

Discipline:

– Palii e Quintane
– Giochi d’Arme a Cavallo
– Giostra in Armatura
– Arciera a Cavallo
– Maneggi e Spettacoli Equestri

Corso di Studi Regno di Napoli nel periodo Aragonese

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CONFERENZA DI SPAGNA

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La rievocazione storica della Compagnia dell’Aquila Bianca passa per eventi culturali di particolare spessore. Per la terza volta il nostro Presidente, Roberto Cinquegrana, è stato invitato dall’Università di Saragozza al Convengo Internazionale sulla Rievocazione Storica di Caspe, in Aragona.

Un evento che mette insieme tutti i protagonisti della Rievocazione Storica Internazionale in tre giorni di confronti, dibattiti ed approfondimenti. Quest’anno ci rapporteremo nella figura di Don Pedro de Toledo ed il Vicereame Spagnolo con particolare riferimento alla realizzazione di uno dei Castelli più importanti di Napoli: Castel Sant’Elmo. Un ennesimo appuntamento di relazioni tra Regno di Napoli e Spagna.

Un ringraziamento speciale al Museo di Castel Sant’Elmo per il patrocinio dedicato all’evento.

Caspe – 15/16 e 17 Ottobre.

È una battaglia persa.

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È inutile insistere a far conoscere per bene questo mondo di Giostre che noi in 15 anni abbiamo cercato anno dopo anno di diffondere al grande pubblico. Se qualcuno si è staccato da noi in questi anni è perché come abbiamo visto, ha preferito essere più libero di muoversi preferendo magari non impegnarsi a preparare i cavalli, tanto poi in qualche modo si farà e la responsabilità è degli organizzatori, prendere armature dalla cantina senza badare se l’elmo è del XIV secolo messo su pezzi fantasy tanto nessuno ci capisce un fico secco, indossare stivali moderni sotto l’armatura, tanto chi li vede? Improvvisare regole durante la gara… tanto chi le conosce le regole ed a noi cosa importa delle regole? E se poi non si vede neanche uno scontro con cavalli che scartano e che nessuno o quasi si colpisce cosa importa? Non è stato bello lo stesso…?

Lo capisco. Capisco perfettamente lo sbraco senza il sottoscritto che coordina, dirige, disciplina. Che rottura di cacchio il Cinquegrana! Ora si… possiamo fare la #braciataebirratraamicitantochecenefotte.

Ebbene è comprensibile come dicevo perché dobbiamo criticare o giudicare?

E ve lo dico io il perché.

Perché questo non è uno show e che se anche lo fosse, come ne esistono tanti in numerose manifestazioni pubbliche, questo show viene fatto da professionisti dello spettacolo. Questa è un’Arte Marziale con uso di armi e di cavalli che vanno sempre e dico SEMPRE rispettati. È una disciplina che noi da 15 anni abbiamo cercato di regolamentare in sicurezza ed un qualsiasi incidente di “altri” potrebbe compromettere il lavoro meticoloso di chi ha impostato la cosa con grande professionalità. È rievocazione storica che con tutti i limiti del caso ed il miglioramento che tutti sono chiamati a realizzare è comunque una diffusione di Storia, di spaccati di vita che devono essere rappresentati nel migliore dei modi nel rispetto degli organizzatori e degli spettatori. Voi avete il diritto di fare ciò che volete ma NOI abbiamo il diritto di informare cosa è stato fatto e come è stato fatto per tutelare NOI e tutto il settore.

Mi dispiace ma come Responsabile Nazionale di disciplina non mi giro più dall’altra parte. Poi separeremo come dovuto ciò che è folclore da ciò che è rievocazione. Questo NOI lo possiamo fare senza offendere nessuno. E se qualcuno si ritiene offeso dai miei interventi si confronti pubblicamente con me senza alcun problema.

Io son o sempre qui.

SEMPRE.

Si cresce !!!

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Abbiamo deciso dopo aver necessariamente sfoltito un certo numero di soci, di voler andare avanti con maggiore convinzione soprattutto in merito alla selezione dei membri e cavalieri. Non ci interessa più la “quantità” che in 15 anni non è servita poi a molto, ma la Qualità dei nuovi iscritti. Avere 4/5 Cavalieri da Giostra più altrettanti per le altre attività abbiamo constatato che è molto più produttivo.

Dopo tanti anni di esperienza abbiamo deciso di concentrarci sul fare poche cose ma cercando di farle in modo migliore. Chi non si è adeguato nella gestione dei Cavalli, nel proprio equipaggiamento o nel modo di comportarsi è stato bannato o allontanato. Il 2021 è stato l’anno della tolleranza ZERO.

L’ingresso di nuovi membri ha sancito un nuovo importante percorso come nel caso di Edoardo Paolini da Ascoli. Dopo un anno di esperienza e allenamento ha superato il primo importante test col suo meraviglioso cavallo spagnolo alla Fiera di Amatrice Cavalli. Un contest appropriato per verificare le reazioni del cavallo allo spettacolo, alla musica ed alla confusione generale.

Edoardo sarà tra i prossimi Cavalieri da Giostra nel 2022 con un percorso fatto di grande consapevolezza e maturità equestre. Le nostre procedure sono ferree in merito alla sicurezza ed alla preparazione dei Cavalli e Cavalieri. Nulla è dato all’improvvisazione.

Il nostro gruppo, la nostra Compagnia cresce quindi con elementi in linea con la nostra Missione e siamo felici di aver dato inizio all’Aquila Bianca 2.0 !!!

Intervista a Messer Dario Cattaneo da Bergamo

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Dario Cattaneo è un veterano della rievocazione storica che comincia prestissimo le sue attività impegnato su Bergamo con un gruppo ambientato nel XIII Secolo di fanteria. Il passaggio alla Cavalleria è stato breve; ho avuto il piacere di incontrarlo ad un evento ad Esseaux e da li sono partiti i primi contatti per poter collaborare. Eravamo ai primordi delle sperimentazioni di Giostra nel lontano 2010.

D.: Buongiorno Dario, quale è stata la tua prima vera Giostra?

Dario: La Giostra che ricordo con maggiore convinzione è stata la mia prima volta ad Urgnano (BG) nel fossato del Castello. Un po’ perché nella mia terra un po’ perché riguardava la mia prima esperienza in una Giostra organizzata con canoni seri devo dire che la custodisco nel cuore.

D.: Credi che questa disciplina sia sportiva o abbia elementi di Arti Marziali?

Dario: Decisamente convinto che essa riguardi soprattutto aspetti marziali. Io stesso ho cominciato il percorso con l’Accademia Nazionale di Equitazione Storica per poter approfondire le tecniche ed i trattati oltre a partecipare a Stage internazionali con i maggiori giostratori europei. Se non c’è una formazione marziale la mente non aiuta a comprendere l’essenza di quello che stiamo facendo ed il tutto si ridurrebbe ad uno spettacolo per allietare il pubblico. Quest’ultimo obiettivo è secondario, conseguenziale. Il nostro principale progetto è quello di imparare a giostrare ed equitare nel modo migliore possibile.

D.: Quali sono per te le criticità di questa disciplina?

Dario: Le criticità sono tante. Abbiamo avuto moltissime esperienze di “allievi” arrivato con titoli importanti di Equitazione provenienti da altre discipline, anche Istruttori, che poi si sono trovati ampiamente in difficoltà a montare in Armatura o ad eseguire gli esercizi militari. Motivo per il quale ancora oggi noi facciamo infiniti test con le nostre strumentazioni. Basta cambiare un solo elemento della nostra Armatura che il tutto potrebbe cambiare senza le opportune prove in campo. Le gambe d’arme, ad esempio, non consentono un perfetto contatto col cavallo ed il tutto va riorganizzato, ridimensionato.

D.: Quale è o dovrebbe essere il rapporto col cavallo?

Dario: Il Binomio col cavallo deve essere importante, di forte impatto emotivo. E’ evidente che giostrare col proprio cavallo, utilizzado da sempre negli allenamenti aiuta particolarmente nell’eseguire le Giostre ma non dimentichiamo che spesso, quando andiamo all’estero, il cavallo ci viene fornito dagli organizzatori. Il momento di empatia va subito consolidato, nei giorni precedenti all’evento, con il nostro amico che ci accompagnerà in giostra. Inoltre, ma non per, ultimo, il rispetto verso il cavallo va sempre dimostrato anche quando magari ci accorgiamo che stia in difficoltà magari per il troppo caldo o l’enorme fatica della giornata. In questo caso il Cavaliere deve essere maturo nel fermarsi anche a sacrificio di ritirarsi dalla Giostra.

Ottimo Dario, elementi utili per un sano e pacifico confronto di crescita. Anche a te auguro un grande in bocca al lupo per la Giostra di Ferrara in cui “inizierai” il nuovo cavallo di Razza Murgese “Damocle”. Siamo tutti certi che ti farai rispettare anche in quest’occasione.

Intervista a Messer Riccardo Farina da Tivoli

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Riccardo Farina da Tivoli

Riccardo Farina è Giostratore dal 2016 formato da Messer Claudio Coacci e subito resosi operativo nelle giostre insieme alla moglie, Michela Ascani, campionessa Italiana di Giochi d’Arme a Cavallo. Una famiglia di Cavallerizzi visto che anche la giovane figlia Giorgia solca i campi di battaglia dei genitori e ben presto la vedremo protagonista come Amazzone.

D.: Buongiorno Riccardo, quale è stata la tua prima vera Giostra?

Riccardo: La mia prima giostra è stata a Monteriggioni, esperienza unica in assoluto, da qui in poi mi sono appassionato a questa disciplina sempre di più, grazie anche al sostegno del mio amico Claudio Coacci, che mi ha coinvolto in questa avventura.

D.: Credi che questa disciplina sia sportiva o abbia elementi di Arti Marziali?

Riccardo: Credo fermamente che abbia elementi di arti marziali, non è in effetti un semplice gioco, non gestire bene la lancia, può causare danni a cavalli e cavalieri.

D.: Quali sono per te le criticità di questa disciplina?

Riccardo: Le criticità sono molteplici, gestire il proprio cavallo in armatura,  mantenere un ottimo assetto non è semplice, gestire bene la lancia essere in forma fisica e mentale , per entrambi, cavallo e cavaliere ( vi posso assicurare non è affatto semplice).

D.: Quale è o dovrebbe essere il rapporto col cavallo?

Riccardo: Il rapporto con il cavallo, deve essere di piena fiducia, da entrambi le parti, visto che nei momenti prima della giostra, il tasso di adrenalina almeno per me si alza, debbo riuscire ad non innervosire il mio destriero, in modo eccessivo. Visto che io gestisco quotidianamente il mio cavallo,  ho un ottimo rapporto con lui.

Grazie Riccardo, sono certo che a Ferrara sarà una grande Giostra ma soprattutto sarà un momento di grande aggregazione per poterci confrontare e discutere delle nostre imprese.

Intervista Messer Claudio Coacci da Roma

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Claudio Coacci si avvicina alla Giostra in Armatura nel 2014 dopo innumerevoli esperienze equestri in altre discipline come la Monta Western ed il Trec. Il suo approccio è inizialmente perlustrativo per cercare di comprendere si i suoi sogni di Cavaliere si potessero avverare avvicinandosi ad una disciplina che non pensava potesse esistere. E’ proprio la compagna, Marianna Roncaccia, che contatta l’Associazione Compagnia dell’Aquila Bianca per poter verificare se questa avventura poteva essere quella per cui immaginavano il loro prossimo futuro equestre. Dopo un importante periodo di gavetta Claudio comincia le sue prime giostre dimostrandosi subito all’altezza della situazione.

D.: Buongiorno Claudio, quale è stata la tua prima vera Giostra?

Claudio: Non posso mai dimenticare Lucca, fuori le Mura, per i festeggiamenti dei 500 anni della Città. Tutto era organizzato per presentare una Giostra Nazionale e mi sarei scontrato con gli allora migliori cavalieri del circuito. E’ stato davvero emozionante.

D.: Credi che questa disciplina sia sportiva o abbia elementi di Arti Marziali?

Claudio: La cosa che mi ha particolarmente colpito è che fino a ieri questo tipo di manifestazioni erano ludiche, folcloristiche. In questo ambiente invece, che si occupa di ricostruzione storica, l’attenzione alla disciplina è quasi maniacale. Il Cavaliere si occupa di maneggiare armi e deve essere quindi formato adeguatamente in sicurezza con il proprio cavallo. Un percorso fatto di allenamento duro, fisico ma anche mentale. Si insegnano le regole della Cavalleria, il rispetto dell’avversario, la formazione spirituale per i Cavalieri piu’ esigenti. Si arriva alle manifestazioni il cui contesto è sicuramente ludico ma l’approccio dei cavalieri è indirizzato alla loro formazione marziale e spirituale.

D.: Quali sono per te le criticità di questa disciplina?

Claudio: Come ho specifiato sopra questa disciplina ha un approccio molto “fisico”. Ma quello è un lavoro che facciamo su noi stessi allenamento dopo allenamento. La parte piu’ delicata è la creazione del binomio col nostro destriero e la sua relativa formazione. Bisogna gradualmente abituarlo alle cose nuove come l’Armatura, il peso, l’impatto contro l’avversario e rendere per così dire “piacevole” questo tipo di attività quasi fosse un gioco anche per lui. Ed in effetti lo è…

D.: Quale è o dovrebbe essere il rapporto col cavallo?

Claudio: E’ una domanda che dovrebbe essere posta ad ogni Cavaliere che si occupa di Equitazione, ma in questo caso tengo ad evidenziare ancora una volta che il nostro mondo è totalmente diverso da quello dei Palii e Quintane. Prima di tutto i cavalli sono di nostra proprietà e non sono meri mezzi di locomozione per vincere una gara. Ci teniamo particolarmente alla loro salute e preparazione e quindi badiamo bene che essi arrivino agli eventi nel pieno della loro forma. Abbiamo spesso rinunciato a farli gareggiare quando al benchè minimo problema fisico non abbiamo voluto rischiare la loro salute. Nelle nostre giostre di vuole coerenza e costanza nell’educare i nostri amici equini. E’ un lavoro, come precisavo, molto ma molto delicato che non tutti i Cavalieri hanno compreso nel merito. Quando qualche cavaliere non è in linea col nostro pensiero spesso viene allontanato in quanto potrebbe inquinare il messaggio che diamo verso l’esterno che è rivolto al benessere ed alla salute dei nostri amici.

Bene Claudio, grazie del tuo contributo. Siamo certi che anche a Ferrara farai valere la tua presenza, colonna portante di un’Associazione che crede fino alla fine nel suo percorso formativo

CERIMONIA DELL’ORDINE DELL’ERMELLINO Di Ferrante d’Aragona

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Abbiamo il piacere di comunicare che durante la Giostra di Ferrara del 28 Agosto 2021 dove parteciperà una delegazione Aragonese del XV Secolo, avverrà la donazione del Collare dell’Ordine dell’Ermellino al già Maestro di campo Michele Trinchese da Nola.

Una cerimonia importante che sancisce un primo importante appuntamento dell’ingresso ufficiale nella nostra comunità Cavalleresca di un fidato Socio e collaboratore.

Seguiranno recensioni e foto.

Ipotesi di ricostruzione Storica

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Redini di Ferrante d’Aragona

E’ ancora presto per evidenziare il lavoro definitivo ma volevamo coinvolgervi nella nostra realizzazione delle Redini in cuoio di Ferrante d’Aragona. La fascia molto simile a quelle della Battaglia di San Romano di Paolo Uccello o della Caccia sempre del medesimo pittore mette in evidente un lavoro di punzonatura che mette in rilievo gli elementi decorativi della stessa.

Vi terremo aggiornati sul lavoro definitivo.

Redini di Ferrante d’Aragona

Ipotesi di ricostruzione

Compagnia dell’Aquila Bianca 2.0

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Dopo quindici anni di Associazione la stessa si è evoluta modificandosi assecondando i segni del tempo. Se dovessi fare un conto delle persone che sono transitate come meteore all’interno della mia organizzazione farei notte.
Molte di queste invece hanno dato un valido contributo, altre si sono perse completamente, altre ancora hanno preferito contrastarmi morendo poi dopo pochissimo tempo.

La Compagnia dell’Aquila Bianca vuole solo i migliori, coloro i quali credono in un progetto molto complesso soprattutto nella sua compagine equestre. La costanza ma soprattutto la coerenza sono elementi fondamentali per il proseguo di tal percorso.

Da settembre avremo un assetto ancora più deciso nel portare avanti i nostri obiettivi che anno dopo anno diventano sempre più rilevanti.

Il Presidente.

GIOSTRA DI FERRARA 2021

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Sabato 28 Agosto e Domenica 29 la nostra Compagnia dell’Aquila Bianca è impegnata nel consueto appuntamento di Ferrara, evento che oramai da quasi una decina d’anni ci vede protagonisti nella Giostra in Armatura e Giostra del Monaco.

I nostri Cavalieri e rievocatori con le compagnie partner quali la Compagnia dei Lupi di Ventura di Città di Castello e la Compagnia dell’Istrice ed i Fanciulli della Corte di Olnano di San Marino realizzeranno il campo storico all’insegna della collaborazione ed amicizia. Il nuovo Format di Giostra verrà testato finalmente in questa occasione dando spazio maggiormente all’aspetto rievocativo del XV Secolo piuttosto che alla competizione sportiva che comunque sarà al cardiopalma.

Sabato 28 Agosto ore 19.00 – Giostra in Armatura e didattica
Domenica 29 Agosto ore 18.30 – Giostra del Monaco


Siamo felici di combattere nonostante tutte le problematiche pandemiche e poter rendere quei due giorni come sempre indimenticabili. Ringraziamo come sempre per la fiducia accordataci la Contrada di San Giacomo che ci ha sempre ospitato con grande spirito di Fratellanza e condivisione di intenti.

Il Presidente

CAVALIERI DI MARMO

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Un viaggio appassionato per le Chiese di Napoli alla scoperta di antichi sepolcri cavallereschi immergendosi nella storia del milite, della sua famiglia e del luogo in cui riposa. Un diario di percorso in cui l’autore racconta la gestazione del progetto della stesura del libro descrivendone le sensazioni, gli aneddoti e qualche pensiero lontano, accompagnato da un caro e prezioso amico.